Akira Toriyama ha scritto e illustrato alcuni tra i più importanti manga della storia giapponese, lavori amati alla follia dai suoi fan che l'hanno reso celebre in tutto il mondo: dai fluviali e celeberrimi Dr. Slump & Arale e Dragon Ball, passando per le sue innumerevoli opere autoconclusive, leggere le sue storie significa immergersi in un mondo fatto di fantasia e spensieratezza, con protagonisti solari e ottimisti che affrontano le difficoltà col sorriso e che stringono amicizie indissolubili con i loro compagni di avventura.
In questo libro si va alla scoperta del fantastico mondo di Akira Toriyama, cercando di individuare i profondi meccanismi che lo regolano e definendo lucidamente i bizzarri personaggi che lo abitano. Un viaggio avvincente che mette in luce il genio visionario di Akira Toriyama attraverso il particolare filtro del suo background culturale e antropologico, lasciando in questo modo emergere gli elementi fortemente "giapponesi" nascosti tra le pieghe delle sue storie così surreali.
Uno studio esauriente sui manga giapponesi dal 1978 al 1988. Da Capitan Harlock a Atlas Ufo Robot sino a I Cavalieri dello Zodiaco, passando per Kiss me Licia e Devilman. Una ricerca delle fonti accurata e un lavoro unico nel suo genere. Il linguaggio è piano e accessibile a tutti. Un'opera per gli appassionati del settore e per tutti i curiosi del fumetto giapponese. Nuova edizione con copertina a colori plastificata. Disegni originali di Oscar Celestini. Il primo volume di una completa trilogia manga realizzata dalla stessa autrice (I Robottoni e Carta e ossa). Oltre mille copie vendute.
Gialli, eccessivi, irriverenti, sconclusionati, corrotti ed oziosi. Stupidamente affascinati da tutto ciò che è kitsch, dal trash, dal consumismo sfrenato, dalla pubblicità volgare, dai beceri luoghi comuni. Probabilmente i più ordinari – senza mai esserlo sul serio – e meno politically correct protagonisti animati di una sit-com celebre a livello mondiale. Questo sono I Simpson: Francesca Barbolini ci conduce fra vizi, virtù e meschinità di una famiglia americana sui generis, valutandone il fenomeno mediatico attraverso l'analisi critica del cartoon, del linguaggio visivo e verbale, delle tematiche sociali affrontate, dello smisurato merchandising derivante. Un saggio competente e straordinario, che sorprende soprattutto per l'amorevole, sincero tributo ai geniali personaggi creati da Matt Groening. Con la prefazione di Antonio Genna, cultore di serial televisivi statunitensi, articolista per Tv Sorrisi e Canzoni e Telefilm Magazine, nonché ideatore del sito web Simpsoniana.
Formato: Comic Book Pagine: 115 Colore: b-n Caratteristiche:
"È strano, è sempre così... Tutti pensano che il mondo sia merda. O che addirittura la vita sia una merda. Ma nessuno, dico nessuno, si rassegna davanti alla morte."
www.escomics.com
Occhi sproporzionati e scintillanti, evanescenti bolle di sapone e teneri cuoricini fluttuanti, chilometri di pentagrammi e note musicali fanno da sfondo ad un universo, perennemente in rosa, sospeso tra sogno e realtà. Ed ancora: animaletti di peluche e valanghe di caramelle, il culto del carino che diventa stile, nastri colorati, leziosi fiocchi e merletti. I manga e gli anime femminili sono esattamente questo. Ma anche sangue, sudore e lacrime, il ghigno del cattivo di turno, l'orgoglio e la determinazione, la lealtà e la tenacia, il dolore e il coraggio, la vita e la morte, cadere per poi tornare sempre in piedi. I manga e gli anime femminili sono anche questo. In un mondo in cui tutto è il contrario di tutto ed in cui si può ridere e piangere quasi contemporaneamente, le indimenticabili protagoniste di queste serie ci accompagneranno, con la dolcezza e la disponibilità di hostess di linea, nell'ultimo e più emozionante viaggio sulla macchina del tempo. Dalla Versailles di Lady Oscar ai verdi pascoli di Heidi, passando attraverso il calvario di Candy, in bilico tra vecchio e nuovo continente, il surreale Olimpo della simpatica Pollon ed improbabili Regni della Magia, raggiungeremo il palco di un concerto rock e consumati campi sportivi che si fanno arena fino a veder sventolare il mantello di un supereroe… Ad un certo punto però le nostre eroine, sgattaiolando fuori dalle pagine di un fumetto o dai fotogrammi di un cartone, sconfineranno in un mondo di celluloide. Stanche della statica bidimensionalità di una realtà disegnata, approderanno alla dinamica tridimensionalità di una realtà vera, smettendo così di essere personaggi di carta per diventare persone in carne e ossa…pardon carta e ossa. Non ci resta quindi che allacciare le cinture ed iniziare il conto alla rovescia!
Il 1961 è l'anno decisivo della crisi di rapporti tra Piñera e la Rivoluzione. Lo scrittore non sopporta l'idea di un'arte sottomessa a un disegno politico e critica la messa al bando di libri e pellicole considerate controrivoluzionarie. Il famoso discorso agli intellettuali di Fidel Castro rappresenta la consacrazione di una politica che non può vedere Piñera al fianco di chi imbavaglia gli intellettuali. "Nella Rivoluzione tutto. Fuori della Rivoluzione niente. Il primo diritto della Rivoluzione è quello di esistere. Contro la Rivoluzione non può essere ammessa un'attività intellettuale che ne metta in pericolo l'esistenza". Sono parole di Fidel Castro. Resta famosa la breve replica di Virgilio Piñera: "Ho molta paura. Non so perché ho questa paura, però so che è la sola cosa che voglio dire".
Virgilio Piñera (Cárdenas, 4 agosto 1912 - La Habana, 18 ottobre 1979), fondamentale autore cubano di racconti e brevi romanzi, opere teatrali (molte commedie sono state da me tradotte ma sono ancora inedite) e di un grande libro di poesia (La isla en peso, 1943, da me tradotto in Italia come Il peso di un'isola). Ricordiamo tra i romanzi La carne di René (1952) e tra le opere teatrali Electra Garrigó (1959). Importanti opere teatrali sono Jesús e Falsa alarma (da me tradotte in italiano, ma inedite), prime esperienze di teatro dell'assurdo, precedenti a La cantante calva di Eugene Ionesco. Premio Casa de las Americas nel 1968 per Dos viejos pánicos, rappresentato a teatro nei primi anni Novanta. Dal 1971 subisce un duro ostracismo da parte delle istituzioni ufficiali cubane, sia per le sue idee non allineate che per una mai nascosta omosessualità. Muore il 18 ottobre del 1979, tre anni dopo Lezama Lima. I suoi resti sono sepolti nel cimitero di Cárdenas. In tempi recenti Cuba gli ha finalmente riconosciuto meritati onori, oltre a una giusta riabilitazione morale e letteraria. Non ha fatto in tempo a goderne i frutti, purtroppo. Gli scrittori sono più utili da morti...
Quando Ernesto Gastaldi disse ai produttori romani, sul finire degli anni '50, che si potevano fare dei western in Italia, sollevò ilarità: popolo di santi, poeti e navigatori, ma produttori di western mai. Poi venne Sergio Leone. Dopo Per un pugno di dollari ci fu un'orgia di western all'italiana, spesso più divertenti di quelli americani. Due tra i migliori nacquero dalla collaborazione tra Ernesto Gastaldi e Tonino Valeri, e sono quelli di cui vi presentiamo qui le sceneggiature originali.
Ernesto Gastaldi nasce a Graglia, un paesino del biellese, nel 1934. Impara a scrivere a quattro anni e non ha più smesso. Diplomato ragioniere e costretto dalla vita a impiegarsi alla Banca Sella di Biella sconta cambiali per quasi tre anni finché non riesce a entrare al CSC di Roma. Ne esce diplomato e si laurea in Economia. Entra nelle scuderia di Ugo Guerra e comincia a scrivere cinema sul serio. Prima come ghostwriter e poi alla luce del sole: scrive 200 film di cui 120 realizzati.