Avventura, azione e sesso, sono la ricetta che fanno di questo volume, un capolavoro del suo genere.
La storia si svolge sul Danubio, a bordo di una nave ma succede l'imprevisto e comincia la paura, il divertimento e...
"Dall'introduzione di Andrea Teodorani: ..."
Se qualcuno mi chiedesse di spiegargli chi - o cosa - sia DARK WULF, probabilmente mi limiterei a rispondergli: "Il sogno di un qualsiasi bambino appassionato di fumetti". Perché, alla fine, quando rileggo quelle storie, che scrissi durante gli anni delle scuole medie, non posso fare a meno di sorvolare su tutte le ingenuità stilistiche, quasi inevitabili in trame create da un dodicenne, e provare un pizzico di soddisfazione. Sì, perché, anche se gli anni passano, e con loro i gusti e gli interessi, nel profondo rimaniamo sempre quei bambini che, perlomeno nel mio caso, sfogliando quei colorati ed avvincenti albi a fumetti sognano un giorno di riempire quelle pagine dei loro eroi, dei loro antagonisti, dei loro universi.
Walmonth, alias Walter Montrasio, è un fumettista che inizia a pubblicare storie nel 1994.
Nel 1998 appare sulla scena fetish milanese e, con lo pseudonimo di Montrè, illustra le pagine di innumerevoli riviste con disegni sadomaso.
Oggi Walmonth ci propone Dea In Tacchi Alti, la sua versione "Trampling" del classico Venere in pelliccia.
Il fumetto è un continuo susseguirsi di dolorose session di Ballbusting operate da parte di una modella cinica e spietata ai danni di un ammiratore innamorato.
La giovane sadica è aiutata da una collega altrettanto sexy.
Le modelle di Walmonth delizieranno tutti gli amanti dell'estremo perché sono dotate di attributi fisici esagerati, impossibili.
Hanno gambe esili e kilometriche, lunghissimi piedi affusolati, vite denutrite su cui sovrastano enormi seni colossali.
Tutta questa bellezza aliena è incredibilmente eccitante, pur essendo inverosimile.
Walmonth ha battezzato il suo stile "Surrealismo Fetish". Niente di più azzeccato!
Quindi godetevi i fumetti dell'ultimo Artista Surrealista.
Il mondo non è più quello che conosciamo. I morti sono risorti dalle loro tombe per nutrirsi di carne umana. I morti hanno invaso tutte le città mentre gli esseri umani cercano di sopravvivere. L'umanità ha creato nuove città cinte da mura che cercano di imitare la vita com'era prima. Gli affari sono gli stessi: vestiti, macchine, divertimento e… prostituzione. Le città hanno un solo bisogno… servono donne… tante… ci sono gruppi che escono per andare a caccia di qualsiasi donna sopravvissuta per renderla schiava del sesso. Bianca è in un gruppo di cacciatori, dopo aver lavorato per anni in un bordello le è stata data la possibilità di sopravvivere se procaccia le donne per questi affari. Bianca è felice del suo nuovo compito; sembra felice quando manda le donne verso lo stesso destino che aveva avuto lei. Sembra dimenticare i giorni in cui era una schiava del sesso. Ma tutto cambia quando il suo gruppo incontra Claudia, una giovane donna assalita dal gruppo.
Formato: 21x28 Pagine: 68 Colore: b/n e Colore Caratteristiche: Brossurato
Deanna, una giovane donna sfrenata, decide di impressionare le sue amiche per mettersi in mostra in un cimitero, provocando gli abitanti dell'aldilà. I suoi osceni incantesimi e provocazioni finiscono per risuscitare zombie assetati di sinistri desideri. Per sfuggire ai suoi potenziali torturatori, propone di raccontare loro le sue avventure nel regno infernale di Carnigor, orribile pozzo nero dove le forze del male sono solo dedite a perversioni sessuali.
Azione, violenza, corruzione e tanto sesso, sono gli argomenti principali di questo fumetto che vede come protagonisti gli agenti di polizia del Distretto 69.
Continuano le avventure degli agenti del Distretto 69, alle prese con spacciatori, prostitute, rapine e altro ancora.
Avventure condite di violenza, umorismo e tanto sesso.
Un volume horror-western che segna l'addio al fumetto di Enrico Teodorani ed il canto del cigno della sua sexy-pistolera Djustine, con storie disegnate da maestri come Enric Badia Romero, Greg LaRocque, Val Mayerik, Chaz Truog, Mike Hoffman e altri.
Prima di approdare nelle edicole su riviste di fumetti erotici e su volumi monografici la sexy pistolera Djustine creata da Enrico Teodorani era un fumetto 'di culto' che circolava in albi in edizione limitata presso un pubblico di appassionati. Non si trattava propriamente di un fumetto erotico, era invece un horror-western bizzarro dove le scene sexy si limitavano al 'soft' e dove l'ispirazione principale era De Sade (del resto la stessa protagonista è una fusione tra il pistolero Django, dall'omonimo film western all'italiana di Sergio Corbucci, e Justine di De Sade, perfetto archetipo della 'vittima sessuale'). Questo albo raccoglie TUTTE le storie disegnate da Antonio Conversano (giudicate unanimemente il materiale migliore del primo ciclo del personaggio) con in più anche una breve storia completamente inedita, il tutto dietro una splendida cover realizzata appositamente per questo albo da colui che è diventato il copertinista ufficiale del serial: Silvano.
Ecco quello che in passato noti nomi del 'comicdom' italiano avevano scritto di queste storie:
"Leggo Djustine sempre con piacere, ma anche con l'attenzione e il rispetto che merita il personaggio, che io considero uno dei più importanti del fumetto alternativo italiano."
Sergio Bonelli, editore
"…Djustine è un mix tra Django e Justine, incrocio trasversale tra cultura 'alta' e cultura 'bassa', tra il Marchese De Sade e Sergio Corbucci."
Michele Medda, co-creatore di Nathan Never
"…un divertito 'pastiche' che coniuga efficacemente due fra i principali filoni del pop italiano anni '60: lo spaghetti western e il fumetto 'per adulti'."
Luigi Mignacco, sceneggiatore di Mister No
"Non è facile sintetizzare una storia in poche pagine e Teodorani lo fa sempre molto bene."
Gianfranco Manfredi, creatore di Magico Vento
"…geniale incrocio tra il mito western Django e la sadiana Justine…"
Giovanni Arduino, scrittore
"…personalmente apprezzo assai di più Djustine della maggior parte delle cose che vedo."
Moreno Burattini, sceneggiatore di Zagor
"…Teodorani ha saputo dar vita a un fumetto di culto…"
Giuseppe Pollicelli. Critico