La saga di Zannablù prosegue con una nuova ed esilarante parodia!
"Il Trono di Spiedi" prende le mosse dalla serie di romanzi di George R. R. Martin e dalla fortunata trasposizione televisiva per poi stravolgerli nel classico stile di Zannablù.
Stavolta l'epicità si contempera con la passione gastronomica: sette regni, sette modi di concepire la cucina.
Si va dalla catena di fast food dei famigerati McDannister, che tengono in ostaggio il mitico Trono di Spiedi nella capitale Al-Brodo-del-Re, alle corpose ricette montanare della famiglia Aristark di Grande-il-Verro, passando per la famiglia Barattolon che, com'è evidente dal nome, sa aprire solo scatolette.
Ricette che il lettore non mancherà di trovare nel libro stesso, se vorrà assaggiare direttamente gli oggetti del contendere delle epiche battaglie lette su queste pagine.
Una storia al solito densa di gag scoppiettanti, con un umorismo apprezzabile sia da chi è appassionato dell'opera parodiata, sia dai "profani".
Inizia una miniserie tutta a colori in cui il simpatico cinghiale dalle zanne blu fronteggia nientemeno che... la fine del mondo!
Un misterioso vortice nel cielo sta risucchiando la città, mentre dei loschi figuri cercano di estorcere a Zannablù informazioni delle quali non ha la benché minima idea.
Un arcano artefatto sembra avere le proprie sorti legate con quelle del nostro protagonista e del suo acerrimo nemico Giotto, nonché con la fine del creato così come lo conosciamo. Cosa fare? Forse un viaggio nel tempo per entrare in contatto con l'antica civiltà Mayal è l'unico modo per risolvere la situazione.
Oppure... per complicarla ancor di più?
Dopo "I Mayali dell'Aporcalisse", ecco che torna Zannablù con gli incredibili e spassosi viaggi nel tempo della nuova miniserie "Le Cronache del Porcomondo".
Il sinistro vortice "aporcalittico" che incombeva sulla città è ancora lì e fagocita incessantemente tutto quello che trova, mentre le rivelazioni che si sono susseguite nel primo episodio non aiutano certo a capire come uscire da questa spiacevole situazione.
Il nostro Zannablù, prima ancora di cercare di risolvere i suoi problemi - fra cui l'imminente fine del mondo - dovrà quindi riuscire a capire qualcosa del caos che lo circonda.
Il solo alleato disponibile è però un individuo inaffidabile e senza scrupoli, che lo condurrà in un nuovo viaggio nel tempo. Lo scopo? Quello di cercare il segreto alla base dell'unica soluzione possibile: cambiare il passato.
Una storia scoppiettante e densa di gag nell'ormai abituale stile di Zannablù: un umorismo accessibile per il più vasto target ma senza sembrare scontato per gli adulti od ostico per i più piccoli.
Prosegue la miniserie "Le Cronache del Porcomondo" dopo gli episodi "I Mayali dell'Aporcalisse" e "Gli Ammazzatori del Tempo" con le scoppiettanti gag del cinghiale Zannablù e del suo pazzo mondo.
Il cielo non è più squarciato dai micidiali vortici dell'Aporcalisse, ma il nostro eroe è comunque nei guai fino al collo, dal momento in cui il suo acerrimo avversario Giotto ha usato i
poteri del viaggio nel tempo nientemeno che per diventare...il padrone del mondo.
Nasconde appunto nella sua fortezza, sia la macchina del tempo che il leggendario Excalorn,
misteriosa reliquia dal passato che concede poteri straordinari.
L'unico modo per Zannablù di tornare al presente così come lo conosciamo sarà introdursi nel
nido dell'aquila e togliere il prezioso artefatto dalle zampe del nemico, ma sarà una missione ai limiti dell'impossibile.
Nel frattempo, strane trame daranno alla vicenda dei connotati di portata... planetaria!
Tante risate, vicende esilaranti e bizzarri personaggi: un umorismo "a più strati" per
piacere sia a un pubblico adulto che ai ragazzi.