Formato: 17X24 Pagine: 328 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
Una nuova edizione economica del graphic
novel che ha segnato un punto di svolta nel
modo di raccontare con il fumetto. Qualcuno
l'ha paragonato a un evento degno
dell'uscita di Sandman, e in effetti si tratta
di un'opera colta, intessuta di riferimenti
shakespeariani, che si legge tutta d'un
fiato. Un'opera di dimensioni imponenti
che ha impegnato Bryan Talbot per anni.
È possibile, si è chiesto Talbot, raccontare
la storia dei luoghi che ci circondano e, nel
suo caso, della Gran Bretagna, attraverso i
percorsi ellittici e concentrici dell'opera di
Lewis Carroll? Alice diventa per Talbot una
presenza insostituibile per capire la storia e
per raccontarla. Un lavoro superbo che lascia
senza fiato per la capacità dell'autore di
far convergere ogni elemento della storia e
della geografia britanniche nel suo progetto
carrolliano.
La giovane Alienor D'Aquitania, futura madre di Riccardo Cuor di Leone e del Principe Giovanni, si trova a far fronte a enormi responsabilità, e deve cavarsela da sola. Con il padre impegnato a combattere in Terra Santa, la madre in fuga d'amore con un trovatore e lo zio tragicamente scomparso, spetta alla piccola amministrare il regno e sventare i piani del temibile Aspic d'Anjou, vile signore che si prepara all'assalto. Non potendo sperare di tener testa all'esercito del suo vicino e nemico, Alienor decide che l'unica soluzione è chiedere aiuto al padre, crociato senza paura, e parte diretta a Est. Un saggio orientale, un trovatore e nientemeno che la Morte, scesa sulla terra per recuperare un'anima si aggregano alla bambina. Alienor, Shu-Alai, Quentin e Etamine si imbarcano per Bisanzio, ma una subdola minaccia li insegue, e con pessime intenzioni... Anche le donne che hanno scritto la Storia sono state bambine, e hanno conosciuto alti e bassi... soprattutto bassi
Un graphic novel che ha fatto storia. L'inchiesta di un giornalista sulla scomparsa di un operaio americano in Amazzonia si intreccia con il diario di viaggio dei suoi pensieri, delle sue suggestioni. Una trama fitta, come l'intricata foresta pluviale, restia a svelare i suoi segreti. Un confronto di civiltà, alla ricerca di una più umana idea di uomo.
Lucia Mattioli è una illustratrice nascosta, nonostante le prestigiose collaborazioni di cui è pieno il suo curriculum. Una illustratrice sottile, umbratile come i disegni che dedica a se stessa, come gli schizzi di cui dissemina i suoi taccuini. In questo quaderno, uno squarcio ragionato del piccolo mondo che contraddistingue la sua produzione, in cui il rapporto con la natura si sostanzia nella rappresentazione di una convivenza tra esseri differenti: gatti, cani, uccelli, mucche, insetti, gli abitanti, insomma, di un orizzonte bucolico domestico, finalmente ci appaiono per come sono. E ci assomigliano un bel po'. Da collezionare!
Rick Veitch ha raccolto per la prima volta alcune delle storie brevi e allucinate venute alla luce su Epic Illustrated, rivista antologica targata Marvel degli anni Ottanta contenente fumetti "indipendenti". Il titolo proviene dal primo dei viaggi che Veitch compie nella propria mente. La forza del grande disegnatore è evidente: ogni racconto è realizzato con stili e tecniche figurative diverse, e l'antologia finisce per presentare un'impressionante varietà di sperimentazioni narrative e pittoriche dell'era pre-photoshop. Le ambientazioni fantastiche e fantascientifiche fanno da sfondo a storie che aspirano a riflettere una consapevolezza politica, culturale e psicologica: il tentativo di Veitch - e dei compagni di studi e di sbronze con cui iniziò allora a collaborare, gente come Alan Moore e Steve Bissette - era rinnovare il linguaggio dei fumetti americani, che alla fine degli anni Settanta era in declino e tuttavia permeabile al nuovo Zeitgeist culturale che compariva su Heavy Metal. Tutto questo si riflette sulle tavole assurde e vivide scritte e disegnate da Veitch, in due eccezioni con la collaborazione, appunto, di mostri sacri come Alan Moore e Steve Bissette.
La vita quotidiana di una piccola, giovane comunità alla riscoperta della vita, dei ritmi dell'Appennino emiliano. Un quaderno di illustrazioni, appunti, istantanee di vita che è anche il racconto vivace, sconclusionato e struggente della bellezza antica e maestosa di uno stile di vita e un paesaggio da riscoprire.
Il più celebre inviato a fumetti del mondo, Joe Sacco, in una raccolta dei suoi lavori politici degli esordi. Prima di Palestina e delle sue più celebri cronache dalla Striscia di Gaza, in Appunti di un disfattista Sacco compone, a partire da materiali eterogenei, un ritratto a tutto tondo di un nuovo genere di inviato, documentarista, commentatore politico: quello con la matita da disegna in pugno. Appunti di un disfattista alterna ritratti ironici, impietosi, a volte strazianti a memorie della seconda guerra mondiale a Malta, affreschi popolari ad composizioni di un'umanità straziata da guerre che non sono più conflitti tra eserciti quanto assalti a popolazioni inermi a colpi di bombe. Dove le vittorie si contano sui cadaveri dei civili, più che sui metri di territorio conquistato.