«Il 6 giugno 1942 un battaglione di cavalleria facente parte della divisione "Littorio" fa campo a Touggourt, in Algeria. L'ordine è di ispezionare un certo numero di oasi, verificare lo stato di alcuni pozzi, confermare l'esistenza di certe piste...» La spedizione è solo a metà quando giunge l'ordine di riunirsi alle altre divisioni in marcia verso El Alamein. Ed è così che, mentre il resto della truppa si allontana verso l'infausto destino, il tenente Stella, il caporalmaggiore D'Angelo e due soldati semplici partono a bordo di un carro armato per ultimare il giro di ricognizione. In un tourbillon di trovate comiche e con una scoppiettante serie di colpi di scena, scorrono le gesta di questo manipolo di eroi che, arrabattandosi con le migliori virtù del genio italico, finisce per perdersi nel deserto africano, lasciandosi alle spalle la guerra e tutti i problemi, alla ricerca di una nuova terra promessa.
Ha il frigo vuoto.
Vive di Campari.
Frequenta sociopatici.
Non torna in Egitto da secoli.
E non c'è niente da ridere.
Anubi, il venerato dio sciacallo egizio, è stato esiliato in una squallida città di provincia. Del passato glorioso e della sua natura divina non sono rimaste che ombre sbiadite. Insultato e disprezzato per il suo essere diverso, Anubi conduce una vita desolata. L'unico suo rifugio è in un sordido bar dove trascorre le giornate nutrendosi di Campari, circondato da un microcosmo di reietti: tossici, anziani, un clown nazista, un disincantato William Burroughs (reso immortale dalle droghe), tre suore sboccate e provocatrici e tanti altri.
Un racconto spietato ma irresistibile, denso di ironia e comicità nera, dietro cui si nasconde una feroce satira sociale. Passando dal turpiloquio alla prosa letteraria più poetica, Taddei e Angelini mettono in scena un campionario di perdenti. Un universo in cui il nichilismo esasperato è una lente attraverso cui riflettere sullo smarrimento collettivo e sul deserto morale del nostro tempo.
GLI AUTORI
MARCO TADDEI (Vasto, 1979), scrittore.
SIMONE ANGELINI (Pescara, 1980), fumettista.
Nel 2015 conquistano critica e pubblico con Anubi (Grrrz edizioni), la storia del dio egiziano ambientata ai giorni nostri tra bar e balordi. Il volume è premiato al Napoli Comicon come "Miglior fumetto italiano 2015" dai lettori di Repubblica XL e si aggiudica
il premio Carlo Boscarato come "Miglior Fumetto Italiano 2016" al Treviso Comic Book Festival. Dopo l'apparizione del personaggio di Anubi in alcune storie inedite su Linus, nel 2016 è il turno della space opera Malloy, Gabelliere Spaziale (Panini Comics) e di Storie Brevi e Senza Pietà (Panini Comics), antologia delle loro storie uscite prima del 2015, alcune delle quali erano state tradotte per il mercato americano con il titolo Short and Merciless Stories. Nel 2018 Coconino Press pubblica Horus e la riedizione di Anubi.
Il fumetto rivelazione dell'anno in Francia: un suggestivo omaggio all'architettura, alla linea chiara e al mystery.
"Un thriller che gioca di volta in volta con i toni del giallo, del racconto intimista e del fantastico". (France Inter)
Libro finalista ai premi FNAC del fumetto 2018 e al Premio della Critica dell'ACBD (associazione dei critici e giornalisti della bande dessinée), tra i più importanti riconoscimenti dedicati al fumetto.
Pierre, studente parigino di architettura, intraprende un viaggio in Svizzera per visitare le Terme di Vals. Il celebre complesso di edifici, realizzato dall'architetto elvetico Peter Zumthor negli anni Novanta in una piccola valle nel cuore della montagna dei Grigioni, affascina e ossessiona il giovane. Le forme rigorosamente geometriche e i materiali monolitici della costruzione si integrano perfettamente col paesaggio montano circostante.
Questa misteriosa e insolita attrazione si fa sempre più forte man mano che Pierre si avvicina all'imponente edificio e si immerge negli spazi labirintici delle Terme, dove roccia, luce e acqua si integrano alla perfezione. Finché il giovane non viene a conoscenza di una leggenda locale: vicino alla sorgente delle acque termali di Vals c'è un passaggio segreto, una voragine nella pietra che esercita un misterioso richiamo e una volta ogni cent'anni divora uno "straniero"...
Lucas Harari si ispira nello stile grafico alla tradizionale linea chiara di Hergé, Ted Benoit e Yves Chaland, e rende omaggio ad autori americani come Charles Burns, Chris Ware e Daniel Clowes. Con un disegno suggestivo che si affida a pochi colori freddi e rende inquietante ogni ombra, l'autore crea un'atmosfera fantastica e magica che seduce, emoziona e conquista immediatamente il lettore.
"Una narrazione decisamente magnetica" _ Le Monde
"Un racconto accattivante, insolito, magistralmente condotto" _ Les Inrockuptibles
"Una gemma editoriale, da un nuovo autore che farà parlare di sé". _ Lire
L'AUTORE
Lucas Harari è nato nel 1990 e vive a Parigi. Si è dedicato inizialmente all'architettura, poi ha intrapreso lo studio delle arti decorative, specializzandosi nelle tecniche tradizionali di riproduzione a stampa e diplomandosi nel 2015. Ha cominciato a pubblicare fumetti su diverse fanzine e lavora anche come illustratore per libri e riviste. Alla fine del 2017 è uscito per le edizioni Sarbacane L'Aimant, il suo primo graphic novel, che ha riscosso unanimi consensi di critica e pubblico.
In questa nuova saga in cinque episodi, ognuno indipendente dall'altro
Manu Larcenet rivisita le biografie di alcuni personaggi famosi stravolgendole
con la sua prodigiosa immaginazione. Sigmund Freud alla scoperta
dell'America, tra indiani e cowboy, scorpioni e assassini messicani, Vincent
Van Gogh sulla linea del fronte, durante la Prima guerra mondiale, il feroce
Attila dopo la sua ultima conquista, di fronte a nemici inaspettati quali
la noia e la depressione; e poi ancora Robin Hood, funestato dagli acciacchi
della vecchiaia, impegnato in irresistibili gag con il fido Little John, per
chiudere con il personaggio che è la negazione stessa della celebrità, il Milite
Ignoto, raccontato dal guardiano di un cimitero che ascolta dischi punk in
,un vecchio grammofono. Racconti divertenti e tormentati allo stesso tempo
secondo la migliore ricetta dell'autore di Blast, Lo scontro quotidiano e Faremo
senza, che si inventano una Storia parallela in grado di farci capire, meglio di qualsiasi manuale scolastico, la realtà contraddittoria che ci circonda.
Il primo volume di questa miniserie ha come protagonista un improbabile
Sigmund Freud. Il padre della psicoanalisi si è stufato di avere a che fare con i
tromboni nevrotici della vecchia Europa, ha deciso di affrontare l'avventura e
ha attraversato l'Oceano con il suo fedele assistente, Igor, alla ricerca di nuovi
inconsci da analizzare. "La sfida di una vita!", dichiara reboante sul ponte
della nave, eccitato dall'idea di portare il Nuovo continente fuori dalla barbarie.
Ma se Vienna era la gloria e la gioia di vivere, qui ci sono solo indiani e
cowboy, banditi e sciamani, un mondo senza legge né fede. Soprattutto non
ci sono divani. Sarà un cane randagio, all'inverosimile ricerca della propria
anima, a sperimentare l'applicazione delle tesi psicoanalitiche dello scienziato
austriaco, e gli altri incredibili personaggi che si susseguono a offrire una
,spassosa riflessione su istanze filosofiche e morali legate ai concetti di libertà
.giustizia, servitù e acculturazione
.Un western pazzo e divertente, perfettamente congegnato.