Un racconto a quattro mani, un frammento nella vita di due fratelli, una casa
desolata nella campagna tedesca. Alice Socal già autrice di culto con Cry me a river (Coconino press) e Sandro (Eris Edizioni) su testi di Alessandro Romeo si
confronta con una narrazione intima dove nel silenzio dei luoghi e nello spazio tra i protagonisti si svela una piccola matrioska dei sentimenti. L'amore di Rohmer ai tempi di Tinder.
Dopo il successo di Non so chi sei (Rizzoli), libro a fumetti semi autobiografico attorno alle avventure su Tinder caso editoriale in Italia, continua l'indagine di Cristina Portolano su sentimenti e relazioni. Io sono Mare affronta tematiche importanti quali la scoperta di sé, l'identificazione di genere, emozioni, desideri e amicizia vengono affrontate attraverso un racconto delicato e poetico. Mare è una bambina che vuole essere solo se stessa, che affronterà molteplici avventure per aiutare il suo migliore amico Franky.
Un volume pensato per i più piccoli, ma godibile per qualunque età.
Bambini, camionisti, ritardati, motociclisti dimenticati, spinellari, sono i protagonisti di un racconto corale dove la polvere del vivere si mescola alle vibrazioni delle umane relazioni, le sfumature della paura si disperdono tra le atmosfere della natura. E nel frattempo una radio mette musica di un tempo che non c'è più.
Formato: 15x21 Pagine: 224 Colore: b-n Caratteristiche:
Yoshiharu Tsuge (1937) è tra i maggiori autori di fumetto di tutti i tempi. Osannato dalla critica d'arte e letteraria, L'uomo senza talento (1986) si pone come opera cruciale per il manga moderno mescolando realismo a squarci lirici. Il libro racconta la vita di un uomo incapace di provvedere alla sua famiglia, un sognatore i cui progetti finiscono sempre per scontrarsi con la dura realtà. Il romanzo è il canto del cigno della carriera di Tsuge che ritiratosi dalle scene nel 1987 è diventato figura di culto in Giappone e nel resto del mondo.
Un viaggio intenso attraverso i ricordi di un passato ancora vivo. In Lungo i bordi, un racconto breve tra risvolti ipnagogici ed esperienza sensoriale, Zuo Ma riscrive con pudica intensità le ossessioni dei suoi primi racconti in bianco e nero. Una riflessione a tinte acquatiche sul tempo, sul richiamo ancestrale della natura, e sulla propria identità in un equilibrio precario tra sogno, ricordo e realtà. Un road movie intimo tra dissolvenze emotive e squarci lirici alla Wong Kar-Wai.