mogadiscio, 20 marzo 1994.
ilaria alpi e miran Hrovatin
vengono uccisi da un commando somalo con un colpo di pistola alla testa,
si trovavano in somalia dal 12 marzo.
Marco Rizzo e Francesco Ripoli ricostruiscono gli ultimi giorni di vita di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin: il traffico di armi, i rifiuti tossici nocivi e i traffici illeciti.
Con la prefazione di Giovanna Botteri, inviata del TG3 e compagna di scuola di Ilaria.
Con un'intervista a Mariangela Gritta Grainer, consulente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla morte di Ilaria.
L'ILVA di Taranto, centro siderurgico per la produzione e la trasformazione dell'acciaio a ridosso del quartiere Tamburi, è al centro di un vasto dibattito pubblico per gli effetti delle sue emissioni sull'uomo e sull'ambiente. Questo libro, con il supporto di un apparato di infografica e collegamenti a contenuti multimediali disponibili in rete, è un tuffo in cinquant'anni di industria siderurgica che nasce da un lavoro giornalistico e di ricerca sul campo per documentare le esperienze di singole persone e di intere comunità che vivono e resistono all'ombra dell'acciaio.Visualizza altro
La Grecia Antica di Ulisse, dei miti e della filosofia si confronta con la Grecia Moderna di Kavafis, dell'orgogliosa guerra di liberazione e della crisi. Itinerari, curiosità e ricordi si mescolano in un viaggio in cui Emanuele, accompagnato da Aristotele e Kazantzakis, dovrà capire quale sia la vera Grecia da trasmettere agli studenti e alla figlia in arrivo. Tra cultura ellenica e paternità, tra ricordi e aspettative, un viaggio a fumetti per amare e capire realmente la Grecia e i suoi abitanti.
Jane Austen, a soli 42 anni, ormai prossima alla morte, ripercorre i momenti salienti della sua giovinezza tramite una lunga lettera alla sorella Cassandra. Racconta della sua famiglia, dei primi anni a Steventon, dell'amore per la scrittura e per Lefroy, l'unico uomo che Jane abbia mai amato, ma che le è stato impossibile sposare.
Sono i ricordi di una bambina cresciuta intrisa di cultura, un talento precoce, una ragazzina ribelle, poco incline alle maniere consoni alle dame dell'epoca. Il suo rapporto con la scrittura e i libri è il fuoco che arde dentro la giovane Jane, il motore della sua vita. Legge tutti i romanzi che trova in casa, partecipa ai balli a cui viene invitata solo per carpire il segreto dei rapporti umani e per metterli nero su bianco sulle pagine dei suoi romanzi. Almeno fino all'arrivo di Lefroy, il nipote di alcuni vicini di casa, di cui Jane si invaghisce. I due si amano, si cercano, ma il loro amore è contrastato dalla famiglia di lui, che reputa gli Austen di rango troppo inferiore per un matrimonio.
I due giovani iniziano a incontrarsi di nascosto e progettano di fuggire insieme, ma quando si tratterà di concretizzare la fuga, Jane si blocca. Sa che se andrà con lui dovrà rinunciare a diventare una scrittrice. Così, lo lascerà andare, ma Lefroy sarà sempre presente in tutti i protagonisti maschili dei suoi romanzi.
Manuela Santoni, nata nel 1988, è un'illustratrice e fumettista della provincia di Roma. Ha studiato fumetto alla Scuola Comics di Roma. Nel 2013 è stata selezionata per il Master annuale di Illustrazione ARS IN FABULA a Macerata. L'anno seguente arriva finalista al Premio Battello a Vapore. Appassionata di graphic novel e di fumetto francese, lavora come freelance realizzando libri per bambini e pubblica su Verticomics il suo fumetto a puntate Nowhere Fast. Ha lavorato per DeAgostini in Girl R-evolution, (di Alberto Pellai, 2016), Il Castoro editore in Storie proprio buffe (di Paul Jennings, 2016).
28 marzo 1997, ore18.57, canale di Otranto.
La Kater i Rades, una motovedetta albanese stracolma di migranti in fuga dalla guerra civile, viene speronata dalla nave della Marina Militare italiana Sibilla. L'imbarcazione albanese affonda in pochi minuti. I morti - in gran parte donne e bambini - sono 57, 34 i superstiti, 24 i corpi mai ritrovati: è uno dei peggiori naufragi avvenuti nel Mediterraneo, e la più grande tra gedia del mare prodotta dalle politiche di respingimento italiane. Il processo per accertare le responsabilità dell'accaduto è lungo e faticoso: le indagini vengono ostacolate, i depistaggi accertati sono numerosi, e gli unici responsabili del disastro risultano essere il comandante della Sibilla e l'uomo al timone della Kater, mentre in Albania i sopravvissuti e i parenti delle vittime lottano ancora per ottenere verità e giustizia.