Formato: 19x26 Pagine: 64 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
Svegliarsi e mangiare un ovetto fresco, mentre un maggiordomo
ti prepara i vestiti. Poi prendere l'autobus per andare
all'università, quindi via a trovare il cugino malato all'ospedale,
«Grazie infermiera», un po' di jazz caldo che ti fa
spiccare il volo, si evita di farsi uccidere dal capobanda che
spaccia veleni letali, qualche parola con la propria ex, bang
squizzz, «e questa giungla urbana è un pezzetto di cuore».
Tutto normale, no?
Naaaaa.
Daccapo.
Svegliarsi e mangiare un ovetto fresco fatto dalle mogliettine
del gallo sveglia, mentre un pinguino ti prepara i vestiti.
Poi prendere la giraffa per andare all'università, quindi via
a trovare il cugino malato all'ospedale, «Grazie infermiera
Medusa», un po' di jazz caldo sfornato da poveri uccelli che
suonano anziché spiccare il volo, si manda wwfnc il panda
capobanda che vuole estinguerti e spaccia coleotteri, bang
squizzz, e poi la propria ex, «e questa giungla urbana è un
pezzetto di cuore».
Dai creatori di Stephanie & Louis, la serie che conta più di
200.000 visualizzazioni in rete, un romanzo grafico scoppiettante
di colori e trovate, amori e rancori, ma soprattutto
amori, amici, ibridi e persin cugini, in cui gli animali, stufi
di farsi abitare la natura dagli ingombranti umani, si prendono
la rivincita e abitano, abbelliscono, servono, sconvolgono
la città.
E un pezzetto di cuore ce lo lasciamo anche noi.
Lorenzo La Neve & Matilde Simoni iniziano a collaborare nel
2015 con il webcomic Microcosmo, pubblicato sul loro portale Bad
Moon Rising Production. Sempre per la Bad Moon i due realizzano la serie
di Stephanie & Louis e la testata periodica «Bad Moon Rising Magazine»,
insieme a Mattia Drugo Secci e Mitja Bichon. Per il suo lavoro
sul «Magazine», Matilde viene candidata al Premio Bartoli 2018. Per
BeccoGiallo pubblicano il primo libro di Stephanie & Louis.
Formato: 19x26 Pagine: 64 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
Voz del Sahara: questo è l'iconografico nickname con cui
Mariem Hassan è internazionalmente nota. IO SONO SAHARAUI
ne è la biografia illustrata: un'appassionante storia
al femminile che racconta di musica e resistenza civile.
Lungo i sei capitoli corrispondenti (più o meno) a sei decenni,
ognuno con un titolo delle sue canzoni, la vita della
cantante scorre parallela alla storia della sua gente. Le atmosfere
auliche e scanzonate dell'infanzia nomade, la giovinezza
vissuta in contemporanea con l'occupazione marocchina
ed il conseguente esilio, gli esordi in musica e la
famiglia, e poi la Spagna, i primi dischi a suo nome e la fama
internazionale e sempre, come stella polare, la lotta per l'indipendenza
del suo popolo.
Il suo haul, che è il nome della musica saharaui, è una meravigliosa
miscela di suoni tradizionali, blues e mille altri
rivoli della grande famiglia afroamericana. è musica del
deserto del Sahara e proprio per questo dotata di carattere
fortissimo ed aperta a storie altre. Come Mariem.
Mariem stella dei principali festival di world music al mondo,
dalla Finlandia all'Australia. Mariem capace di rendere
contemporaneo l'haul, trasmettendone la bellezza ed il
groove a qualsiasi latitudine. Mariem capace di parlare di un
popolo senza terra e di una terra senza il suo popolo, raccontando
che esiste un muro lungo 2.720 chilometri che
separa i saharaui, mentre danza leggiadra e canta possente
e sicura. Mariem.
IO SONO SAHARAUI è un libro illustrato, coloratissimo:
una festa per gli occhi di grandi e piccini, che vive della luce,
dei colori e del suono di Mariem. è un romanzo grafico in
cui è saggio perdersi, tra la Rambla di Barcellona e la linea
d'orizzonte del deserto del Sahara. Ci troverà la musica.
Formato: 18x22 Pagine: 80 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
Cos'è un'impronta digitale? è segno di identità,
unico e inequivocabile, ma -proprio mentre
ti definisce- a seguirne le linee è anche labirinto,
smarrirsi. è quello che siamo, ma quello che
siamo, nel tempo, non è sempre la stessa cosa. è
foglia, è vento, è fiore, è uccellino, è seme, è lucciola,
è fiore che sboccia e germina.
In questo libro struggente e delicato, Fabio Magnasciutti
offre al lettore un lato diverso dal vignettista
satirico noto e premiato: quello del poeta.
Giocando con pochi colori, il rosso il nero e
tutte le sfumature nel mezzo, dimostrandosi vero
artista (come chiunque abbia letto il suo libro
precedente poteva sospettare), l'illustratore srotola
nascita, vita e aneliti di un innamoramento,
dando forma e voce al significato dell'essersi trovati.
Perché posso dire io solo a partire da un tu che
non sono.
Tu, io.
Noi.
Fabio Magnasciutti – Illustratore, animatore e
vignettista. Tra i suoi committenti: Saras, Enel, Api,
Montedison, Che tempo che fa, Pane quotidiano,
AnnoZero, Servizio pubblico, «la Repubblica»,
«l′Unità», «il Misfatto», «gli Altri», «Linus»,
«Left», «il manifesto». Insegnante di illustrazione
editoriale presso lo Ied di Roma, nel 2015 ha vinto
il premio come miglior vignettista presso il Museo
della satira e della caricatura di Forte dei Marmi.
Il suo primo libro con Barta, Nomi cosi animali, è
esaurito e in ristampa.
Formato: 16,5X20,75 Pagine: 208 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
La parola a Silver, il papà di Lupo Alberto: «Fabio
è bravo, e io quelli bravi li tengo d'occhio. A
tanti capita di essere bravi una volta, e quelli li
lascio perdere, ma quelli che sono bravi sempre
fanno paura, e li curo. Non mi addentro nella disamina
del suo stile grafico personalissimo (che
poi quando ci vediamo mi spieghi la tecnica, se
usi davvero i pennelli, quanto c'è di materico e
quanto photoshop ecc.), no, parlo dell'intelligenza
elegante delle sue riflessioni, dello sguardo lunare
sulle cose, distaccato e apparentemente disinteressato
alle miserie dell'attualità, che invece,
al contrario, aggredisce alle spalle arrivandoci per
vie traverse. […]
Ti spiazza. È come qualcuno che ti porge la mano
per stringere la tua e poi velocemente la ritira. È la
palla che ogni volta Charlie Brown si ostina a calciare.
È la porta a vetri che non riesci mai a vedere
in tempo. Ma che sinapsi ha questo ragazzo?».
Silver – Noto anche come Guido Silvestri, è il padre
di Lupo Alberto e della fattoria dei McKenzie.
Senza di lui nessuno direbbe «Ehilà Beppe» e il
mondo sarebbe un po' più brutto.
Fabio Magnasciutti – Illustratore, animatore e
vignettista. Tra i suoi committenti: Saras, Enel, Api,
Montedison, Che tempo che fa, Pane quotidiano,
AnnoZero, Servizio pubblico, «la Repubblica»,
«l′Unità», «il Misfatto», «gli Altri», «Linus»,
«Left», «il manifesto». Insegnante di illustrazione
editoriale presso lo Ied di Roma, nel 2015 ha vinto il
premio come miglior vignettista presso il Museo della
satira e della caricatura di Forte dei Marmi.
Formato: 19x26 Pagine: 80 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
In Europa la fine del IV millennio a.C. è un'epoca di grandi
mutamenti sociali, linguistici e religiosi. Da una parte la
doma dei cavalli, che pare essere iniziata allora nelle steppe
dell'Est, dall'altra l'uso di nuovi metalli generano un cambiamento
senza precedenti. Le tribù a cavallo diventano
più mobili, aggressive, saccheggiatrici, guerriere. E cacciano
anche altri uomini. Specie se si trovano sulla strada tra
loro e chi, nell'Ovest, fa commercio della sacra ambra.
Questo è il tempo di Ötzi, il miglior arciere della sua tribù,
il veterano di mille cacce, il più esperto tra tutti i villaggi
sparsi tra montagne e laghi di quelle che oggi chiamiamo
Alpi. È al suo coraggio tranquillo e all'impetuoso valore del
giovane Sölden che l'oracolo affida la missione che potrebbe
salvare i popoli della valle: cacciare un enorme cervo
e sacrificarlo ai guardiani del cielo, e proteggere i passi di
montagna dalla ferocia di rapina dei cavalieri. Basteranno
gli archi di Ötzi e Sölden a decidere le sorti dello scontro
finale? E chi dei due si rivelerà il migliore?
«Come chi tira con l'arco forza le due estremità del legno
per tendere la corda, così i due autori forzano la finzione
narrativa per raccontare la Storia»: con tali parole Norma
editorial, che per prima ha pubblicato questo fumetto in
Spagna, ha presentato ai suoi lettori Per un pugno di ambra.
Possiamo solo aggiungere il ricordo di un poema orientale,
che cantava la miglior caratteristica dei buoni genitori: essere
saldi come grandi archi, capaci di tendersi e scoccare i
figli freccia mirando a un bel posto, lontano.
E più di 5000 anni fa è un posto molto lontano.