Un classico del fumetto erotico francofono per la prima volta in un'edizione da libreria.
Molti anni prima che Milo Manara realizzasse con Gulliveriana le gesta erotiche di una Gulliver femminile il talentuoso Pierre Gibrat (con la collaborazione ai testi di Francis Leroi) aveva già fatto lo stesso con il personaggio di Pinocchia, ovviamente ispirato al celeberrimo burattino di Collodi.
Un giorno Galipetto, un povero e solitario vecchio, produce con un pezzo di legno il burattino Pinocchia, che vuole utilizzare per soddisfare le proprie fantasie. Il mattino successivo, però, Pinocchia prende vita e un inconveniente le tormenterà fin da subito la vita: il suo seno, man mano che il tempo passa, cresce...e le avventure erotiche non sono che appena cominciate!
Tratta da un romanzo di L. Frank Baum (il famoso scrittore per l'infanzia autore tra l'altro del celebre "Mago di Oz"), questa riduzione a fumetti ad opera della brava Anne Caupron per i disegni di Michael G. Ploog, narra la leggenda di Babbo Natale ed è destinata a conquistare il cuore di tutti i lettori.
La trama è avvincente: un mortale per nulla avido e mentitore di nome Claus è accompagnato al cospetto del Re degli Gnomi, l'unico in grado di evitare che il mondo perda per sempre quest'uomo generoso. Ma per quale motivo dovrebbe egli salvarlo? Gli accompagnatori sono così tenuti a raccontare la vera leggenda di Santa Claus.
I disegni fantasy di Ploog sono il miglior viatico per quest'atmosfera di leggenda nordica che i lettori possono respirare dalla prima all'ultima pagina.
Raramente il fumetto è riuscito a sposare la grande letteratura fantastica, ma il romanzo disegnato è a volte ricreato con successo da autori quali Ploog, in grado di ridisegnare a piacimento quelle atmosfere uniche e magiche proprie di Baum
La toccante – si fa per dire! – storia di una donna che eredita il gatto della madre e si ritrova a dover imparare a convivere con lui. Canaglia, che fa del proprio nome uno stile di vita, affronta ogni giorno nuove avventure, tutte ai danni della sua nuova padrona, che deve poi raccoglierne i cocci…
Jean-Luc Deglin propone una raccolta di strisce che ritraggono la vita quotidiana di chi affronta le insidie dei propri amici a quattro zampe, in cui ogni proprietario si rivedrà di certo fra comicità e fusa.
Avete un gatto o sognate di averne uno? Questo volume è dedicato a voi e al vostro (futuro?) compagno. Leggere Canaglia è come adottarlo! Peggio per voi!
Prima puntata per una nuova affascinante serie di avventure storiche, ideata dal bravo francese Mitton, autore completo ormai familiare anche al pubblico italiano per un altro titolo delle ormai note “Avventure della storia”, quello di Attila Mon Amour, oltre che per alcuni affermati capolavori del fumetto storico come Vae Victis ed Il Silenzio e il sangue.
L’eccezionale ambientazione è questa volta quella dell’impero Azteco del 1525, un mondo votato al dio Quetzalcoatl ed ancora per poco incontaminato, anzi colto alle soglie dell’invasione spagnola. Una giovane Inca di soli vent’ anni viene imprigionata e confesserà a Padre Segura tutto l’olocausto del suo popolo, cui la povera fanciulla è costretta ad assistere impotente. Un libro che si rivolge agli appassionati del bel fumetto, ma anche ai semplici cultori del romanzo storico.
Ancora un episodio per questa bella serie storica che ci riconduce con perfetto realismo nella tragedia dell’invasione spagnola dell’America del Sud. Opera del bravissimo Mitton, questa seconda parte vede continuare la confessione della bella Maiana, la giovane Inca trattenuta nelle terribili prigioni spagnole. Rivive così per magia tutto il dramma storico della morte dell’imperatore Montezuma, e con essa viene dipinto con rigore e grande abilità grafica tutto lo splendore di un’ era ormai perduta per sempre. Un’ occasione per conoscere un’ epoca storica affascinante in un fumetto mai noioso, che non trascura la descrizione di tutte quelle lotte, quegli amori e quei drammi personali che da sempre condizionano i grandi cambiamenti storici.
“Non ci sono miracoli nei popoli pagani”, dice frate Tancredi.
“Non è possibile salvarsi gettandosi dalla cima di una piramide alta più di 60 metri” esclama.
È la verità. Infatti nessun miracolo salva la giovane Maïana dall’inevitabile schianto mortale sui gradini di pietra della grande piramide della capitale Azteca. A meno che non si voglia definire miracolo un gigantesco mucchio di cadaveri ancora caldi, corpi sacrificati prima di lei.
Padre Segura ascolta inorridito il racconto della ragazza, la “strega nata dalla montagna di sangue” che – scampata a morte sicura – ora non ha alcun altro obiettivo che quello di vendicarsi dell’imperatore Montezuma. Di assassinarlo freddamente, usando le sue uniche armi a disposizione: la determinazione, la rabbia e la seduzione.
Definito un fumetto in cinemascope, “Quetzalcoatl” non è solo un romanzo storico che si sviluppa in sette episodi, ma uno spaccato sulla tragedia che agli inizi del 1500 caratterizzò la storia dell’America Latina e del quale questo terzo episodio, “Gli incubi di Montezuma”, costituisce un ulteriore, impressionante testimonianza.
Ray Banana, un investigatore privato con i capelli impomatati e i baffetti alla Clark Gable. Un personaggio molto anni '50 che vive avventure surreali dalla trama e dalla sceneggiatura non sempre facilissimi da seguire (a meno che ci si disinteressi del tutto dal capire perché un altoparlante diffonde informazioni incomprensilbili, o del perché Elmo si chiami allo stesso tempo anche Oscar). Ma è proprio questa apparente irrazionalità che rende la lettura delle storie intrigante, come questa "Avventura a Parigi", un thriller ricco di colpi di scena e rimandi sullo sfondo di una Parigi tiepida e primaverile.
Il personaggio, chiaramente ispirato alla linea chiara francese e pubblicato fra gli anni Settanta e Ottanta sulle pagine di prestigiose riviste come A suivre, Metal hurlant e Echo des savanes, è stato creato da Ted Benoit, noto ai più per aver interpretato graficamente – su testi di Van Hamme – l'episodio di Blake e Mortimer "Il segreto dell'Espadon".
Formato: 24 X 31 Pagine: 128 Colore: Colore Caratteristiche: Cartonato
Questo integrale contiene i due volumi della serie Il Rinvio. L'accoglienza unanime ed entusiastica da parte di librai, stampa e pubblico, all'uscita del tomo 1, ha creato attorno a questa serie un interesse notevole. Gibrat ha dato il meglio di se stesso creando un capolavoro, mirabile unione tra disegno e sceneggiatura. Il secondo e ultimo tomo della storia ha confermato il tutto. I teneri acquerelli di Jean Pierre Gibrat avevano dipinto un delicato affresco della strana Seconda Guerra Mondiale del giovane disertore Julien, che è costretto a osservare i tragici eventi del suo paesino dalla finestra di una casa abbandonata, in pena per l'amata Cecilia, timoroso che lo dimentichi.
La guerra crudele appare velata dal sorriso amaro di Julien, forse disincantato alter-ego dell'autore. Gli eventi storici, che sopraffanno le persone comuni di un tranquillo paesino, sono quindi narrati con distacco e disegnati dolcemente dall'alto dell'arte di Gibrat, proprio così come dall'alto di una finestra può solamente osservarli il suo stesso protagonista, Julien.
Con Il Rinvio Gibrat si impone come autore completo e maturo, l'equilibrio di narrazione e disegno è stato anche premiato da un grande riscontro di vendite e di premi dei suoi albi in tutto il mondo.
Questo integrale è arricchito da schizzi e disegni inediti che offrono una nuova visione sull'immenso talento di Gibrat, frizzante e malinconico, tenero e duro, leggero e potente, in una parola: sublime.
“Il Rinvio” è certo una delle più belle sorprese della produzione più recente del fumetto franco belga.
I teneri acquerelli di Jean Pierre Gibrat avevano dipinto nel primo episodio, un delicato affresco della strana II guerra mondiale del giovane disertore Julien, costretto ad osservare i tragici eventi del suo paesino dalla finestra di una casa abbandonata, in pena per la propria amata Cecilia, timoroso che lei lo dimentichi.
L’originale vicenda ora trova una soluzione e si conclude con il secondo episodio, lasciandoci ammirati per il superbo equilibrio di tinte ed emozioni che sarebbe degno del miglior cinema d’autore francese.
Con “Il Rinvio” Gibrat si impone come autore completo e maturo, l’equilibrio di narrazione e disegno, assai raro nel fumetto, è stato anche premiato da un grande riscontro di vendite e di premi dei suoi albi in tutto il mondo.
La guerra crudele appare velata dal sorriso amaro di Julien, forse disincantato alter-ego dell’autore.
Gli eventi storici, che sopraffanno gli uomini comuni di un tranquillo paesino francese, sono quindi narrati con distacco e disegnati dolcemente dall’alto dell’arte di Gibrat, proprio così come dall’alto di una finestra può solamente osservarli il suo stesso protagonista Julien.
Un libro imperdibile in grado di catturare anche il pubblico più evoluto o refrattario all’arte sequenziale del fumetto, e nella ormai ben nota, elegante e curata edizione cartonata di Alessandro Editore.