L'autore de Il gatto del rabbino e di Pascin mescola avventura, erotismo e dottrine esoteriche nel più folle, anarchico e trascinante dei suoi libri.
IL LIBRO
In un imprecisabile passato vittoriano, il battello Paris-Londres attraversa la Manica per portare a termine un diabolico complotto: rapire il mostro di Loch Ness e deportarlo in Baviera come attrazione turistica. Per sventare il sequestro, il manipolo di bizzarri avventurieri guidati dal Comandante Crow dovrà affrontare un esercito di cloni e un intero harem di concubine ninfomani. Tra incantesimi, sparatorie e disquisizioni sul cibo, il sesso e la filosofia, fa qui la sua prima apparizione anche Malka dei Leoni, che diventerà uno dei protagonisti della celebre serie Il gatto del rabbino. Con gusto surrealista, ritmo implacabile e un disegno mai così espressivo, Joann Sfar gioca con i più vari riferimenti letterari, invitando il lettore in un mondo dove tutto è possibile e l'avventura è l'unica legge.
Palomito... una piccola città di frontiera battuta dal vento torrido del deserto, come ne esistevano tante nel west del 1870... con una rude e turbolenta popolazione di cercatori d'oro, avventurieri, desperados...
Per tenere a freno questo piccolo mondo dove le colt e i pugni partono da soli c'è un ufficiale di cavalleria. È stato distaccato dalla sua unità per sostituire momentaneamente lo sceriffo, tolto di mezzo poco prima da una scarica di piombo nella schiena.
È il tenente Blueberry.
Un altro personaggio che si aggira da quelle parti è un tedesco, Prosit Luckner, che giura di avere scoperto una miniera d'oro situata nei Monti della Superstizione.
Luogo sacro per gli Apaches, dove nessuno osa avventurarvisi, nemmeno loro, vista la morte certa.
Blueberry non cade nella trappola, ma altri sì, compreso Mac Clure...
Nel Gran Mare delle Sabbie, la pattuglia di avventurieri guidata da Harlan, Tesla e Kurjak è assediata dagli spietati banditi janjaweed, cui il Maestro della Notte Vathek, sotto le spoglie del misterioso Grande Emiro, ha promesso un’eterna vita di piacere oltre la morte. Il rifugio di Vathek è nell’oasi perduta di Zerzura, e, se mai riusciranno a raggiungerla, i nostri eroi dovranno affrontare ulteriori pericoli, nella leggendaria Città Bianca: una sterminata armata di guerrieri morti e il Maestro in persona, con i suoi incredibili poteri e le sue straordinarie metamorfosi...
Nello Utah settentrionale, sulla pista di un feroce comanchero, Pablo Carrizo, cui danno la caccia da più di dieci anni, Tex e Carson ritrovano un vecchio amico, il sergente di colore Bill Johnson, che li aiuta contro una banda di Utes. I famosi Buffalo Soldiers, cavalleggeri di colore del Decimo Cavalleria, sono stanziati a Fort Duchesne e fanno da cuscinetto tra gli avventurieri e banditi di Destiny, cittadina sorta illegalmente nella riserva Ute, e gli Utes delle Uintah Mountains, comandati da Ouray, capo giusto e saggio, ma la cui irritazione è abilmente eccitata dagli uomini di Carrizo. Tex chiede l’aiuto di una pattuglia di Buffalo Soldiers per parlamentare con Ouray, ma lungo la strada i nostri sono costretti ad asserragliarsi nell’Agenzia indiana del White River, assediata dai comancheros e dai guerrieri ribelli.
Tex e Carson lottano contro il tempo per impedire che una cricca di affaristi senza scrupoli porti a compimento il piano di scacciare gli Utes del capo Hierba Buena dalle loro terre, al fine di sfruttarne le ricchezze aurifere. Impegnati in scontri a fuoco contro decine di pistoleri prezzolati, Tex e Carson giungono a tiro dei facoltosi mandanti. Intanto, però, i volontari del Colorado, uno squadrone paramilitare composto da avventurieri ed ex-soldati agli ordini di Hermann, lui stesso un ex-colonnello della cavalleria, attaccano il villaggio Ute sui monti San Juan...
Le scorrerie degli Apaches di Nana, stregone del defunto Victorio, riattizzano l’odio verso gli indiani: Tex e Carson, sentito anche Cochise, si propongono di fermarli! Nana è però caduto nelle grinfie di due vili avventurieri, Steve Cratte e Ben Haring: dopo averlo inutilmente blandito con doni e whisky, lo torturano con il fuoco e con iniezioni di droga, finché Nana, piagato e delirante, rivela dov’è nascosto il bottino del suo sakem. Quando i pards lo trovano, Nana è già spirato… Ma i due lestofanti non hanno scampo: Cratte, raggiunto dalla maledizione dello sciamano, è il primo a tirare le cuoia!
Le scorrerie degli Apaches di Nana, stregone del defunto Victorio, riattizzano l’odio verso gli indiani: Tex e Carson, sentito anche Cochise, si propongono di fermarli! Nana è però caduto nelle grinfie di due vili avventurieri, Steve Cratte e Ben Haring: dopo averlo inutilmente blandito con doni e whisky, lo torturano con il fuoco e con iniezioni di droga, finché Nana, piagato e delirante, rivela dov’è nascosto il bottino del suo sakem. Quando i pards lo trovano, Nana è già spirato… Ma i due lestofanti non hanno scampo: Cratte, raggiunto dalla maledizione dello sciamano, è il primo a tirare le cuoia!
I sogni di David B. non muoiono all'alba. Per anni la mattina, appena sveglio, il noto autore e disegnatore francese ha mantenuto l'abitudine di prendere carta e matita e fissare subito sul foglio con veloci schizzi i ricordi delle sue fantasie oniriche. È nato così Il cavallo pallido, il suo primo volume antologico di sogni "tradotti" a fumetti, seguito poi dal libro Complotti notturni, già pubblicato anche questo da Coconino Press. Nelle storie in bianco e nero di David B. dominano le atmosfere di una tormentata dimensione onirica e romanzesca, popolata di poliziotti e assassini, intrighi e spie, personaggi storici e avventurieri da feuilleton. Con una "scrittura automatica" che ricorda Kafka e Freud, i surrealisti e André Breton, l'autore ci guida nel mondo surreale del suo inconscio. "Il cavallo pallido" è l'animale che, secondo le leggende popolari, porta in sella la Morte e i disegni riportano alla memoria le fantastiche tavole di un classico del fumetto come Little Nemo di Winsor McCay. Ma l'origine della poetica di David B. è nella dolorosa vicenda personale narrata nel suo capolavoro Il Grande Male. La storia della sua famiglia, e la convivenza con un fratello colpito da una grave forma di epilessia, hanno spinto fin da bambino David B. a cercare rifugio nella lettura, poi nella dimensione del sogno e del suo racconto in forma di graphic novel. "Se la vita è guerra, disordine e malattia" – ha detto l'autore – "le storie sono come dei sentieri che ci permettono di orientarci. Il linguaggio del disegno e del racconto a fumetti è il mio modo per ritrovarmi in mezzo al caos."
Freud con la matita: David B, l'esploratore dei sogni.
Come facevano i banchieri fiorentini del XV secolo a generare ricchezza senza spostare un solo fiorino da Firenze? Come era possibile governare e rendere redditizio il complesso sistema delle triangolazioni di merci e capitali nei principali mercati europei, esposti costantemente al rischio di pirati e tempeste?
Da lì è partito Giuseppe Palumbo per immaginare un avvincente intreccio narrativo che vede affrontarsi, tra le nebbie del tempo, diversi personaggi, alla ricerca del magico strumento che consente di anticipare il destino degli investimenti, governando gli eventi e la casualità. Banchieri, mercanti, donne di potere, avventurieri erranti e assassini si contenderanno il prezioso oggetto, fino alle pagine finali, dove tutte le tessere del mosaico saranno ricollocate al loro posto e il disegno risolutore apparirà nella sua chiarezza.
Questa storia rivede in campo alcuni dei personaggi al centro di un precedente volume di Palumbo: EternArtemisia.
Anno 1254, il re Luigi il Santo ordina a un inquisitore di radunare un gruppo di 11 avventurieri e di incaricarli di recuperare le più sacre reliquie dell'umanità. Il suo scopo è quello di accrescere il prestigio dei regni cattolici verso l'Oriente. Sarà il giovane crociato Guglielmo a guidare questo gruppo di guerrieri formato da sua figlia, due monaci domenicani, un ladro, il miglior falsario del mondo, un mercante, uno spadaccino mongolo, un principe musulmano in esilio e tre cavalieri crociati.