KABUL DISCO
COME NON SONO STATO SEQUESTRATO IN AFGHANISTAN
di Nicolas Wild
17x24, B+al, 160 pp, b/n e col.
978-88-97846-00-X
Nel 2005, Nicolas Wild, disegnatore di fumetti francese alla ricerca di una nuova casa, trova in un colpo solo un'occasione di lavoro e una possibilità di alloggio. Peccato che si tratti di una soluzione un po' fuori mano: a Kabul, in un Afghanistan ancora instabile a seguito della guerra.
Ecco allora che questo giovane irresponsabile si trova in una capitale in crisi, incaricato di disegnare un adattamento della costituzione afgana e di seguire la campagna di addestramento dell'esercito. Divenuto osservatore privilegiato dell'esitante ricostruzione del paese, si ritrova a vivere la buffa esperienza dell'inviato occidentale a Kabul. Finirà con l'affezionarsi a questo paese e a questa civiltà così diversa da come i media l'avevano dipinta, tanto da prolungare il suo contratto di lavoro laggiù, nonostante i rischi che questa scelta comporta.
Un nuovo titolo per la collana dedicata alla cronaca e ai reportage di 001 Edizioni.
La guerra di Peter è un elegante volume tutto a colori che raccoglie le belle tavole domenicali pubblicate sul quotidiano "L'unità". Staino concentra in particolare la sua attenzione sulla realtà internazionale che sta sconvolgendo il panorama geopolitico mondiale (Afghanistan, guerra in Iraq, Palestina, Bush, Bin Laden, Guantanamo, le due torri). Avvalendosi della collaborazione diretta o indiretta di De André, Guccini, Tabucchi, Staino ritaglia uno spazio utile di riflessione sulle potenzialità del fumetto come mezzo per analizzare le cose del mondo in maniera impegnata e lieve al tempo stesso
L'AUTORE: Sergio Staino debutta come disegnatore a fumetti nel 1979 sulle pagine di "Linus" con il personaggio di Bobo. Da lì, la sua carriera artistica è un susseguirsi di collaborazioni di altissimo prestigio. All'inizio degli anni Ottanta lavora per i quotidiani "Il Messaggero" e "L'Unità". Nel 1986 fonda e dirige il settimanale satirico "Tango", sulle cui pagine sfilano le migliori firme della satira italiana. In quegli stessi anni inizia a lavorare anche per la TV. Dopo aver trasportato Bobo in alcuni sketch dello show "Drive In", nel 1987 Staino dirige la rubrica "Teletango", inserita nel contenitore domenicale "Va' pensiero", realizza il film-video "Io e Margherita", cura la parte satirica negli "special elettorali" del TG3. Nel 1993 firma "Cielito lindo", una sorta di "Zelig ante litteram" condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci, dove debuttano televisivamente Aldo Giovanni e Giacomo, Luciana Littizzetto e Bebo Storti. Nell'inverno 1995-96, Staino collabora al TG3 con una vignetta satirica quotidiana. Lavora anche per il cinema, sceneggiando e dirigendo nel 1988 il film "Cavalli si nasce", con Paolo Hendel, David Riondino e Roberto Murolo, e nel 1992 "Non chiamarmi Omar", tratto da un racconto di Altan. Numerosi sono anche i suoi impegni teatrali, da direttore artistico del Teatro Puccini di Firenze alla presidenza dell'Istituzione Servizi Culturali di Scandicci, fino alla direzione artistica dell'Estate Fiorentina. Tra gli altri suoi lavori recenti, le illustrazioni (con Isabella Staino) del racconto di Adriano Sofri "Gli angeli del cortile" (2003), scritto in origine per essere letto in carcere la notte di Natale, e la versione attualizzata del burattino collodiano Pinocchio "Novecento": 25 quadri con gli episodi salienti del romanzo, interpretati da alcuni protagonisti della storia del Novecento. Tra i riconoscimenti ottenuti, si può ricordare nel 1984 il Premio Satira Politica Forte dei Marmi e lo Yellow Kid come "miglior autore" al Salone Internazionale dei Comics, il Premio Tenco/Canzone e fumetto nel 1986 e il Premio Persea 2002, consegnatogli a Firenze durante la convention Comicstrip.
Dopo aver superato le insidie dell'Afghanistan, le avventure di Lester Cockney continuano! Questa volta alle prese con una nobildonna rapita, il rosso irlandese dovrà fare di tutto per sfuggire al Rajah di Chandigarh…
Nel turbolento scenario dell'Afghanistan a cavallo tra il XIX e il XX secolo, tra guerre tribali e tensioni coloniali, si muove Francis Xavier Gordon detto El Borak, avventuriero duro e selvaggio come i deserti tra Texas e Messico che lo hanno generato e quelli orientali in cui ha scelto di vivere. Dai riflessi più veloci del lampo e dalla determinazione incrollabile, combattente letale nel corpo a corpo, con la pistola e col tulwar, che nelle sue rapide mani sembra fatto di pura luce, El Borak è un eroe "Più grande della vita stessa", incontrollabile come il lupo e il falco, determinato e irriducibile. Le sua avventure, serrate, piene di colpi di scena e dall'ambientazione vivida e suggestiva, sono tra gli ultimi lavori scritti e pubblicati dal creatore di Conan il Barbaro.
Formato: 20 x 26,5 cm Pagine: 64 Colore: b-n Caratteristiche: brossurato
DA ALIGHIERO BOETTI AL MULLAH OMAR, ATTRAVERSO LA STRETTA GOLA DEL KHYBER PASS. IL RACCONTO DEGLI AUTORI/DISEGNATORI DI G.I.U.D.A. ATTRAVERSA L' ANTICO PASSO MAI COMPLETAMENTE PACIFICATO SUL CONFINE CHE TAGLIA IN DUE LA TERRA DEI PASHTUN.
Per attraversare la Linea Durand – così è chiamato il confine tra Afghanistan e Pakistan – occorre percorrere la stretta gola del Khyber Pass. È un antico passo disputato, conteso, mai completamente in pace, incorporato in imperi e stati e sempre sfuggito al controllo anche delle massime potenze. Itinerario imprescindibile degli eserciti alla conquista dei tesori dell'Hindustan, cerniera tra le civiltà euro-asiatiche e quella indiana, il Khyber Pass è la via che unisce e divide Kabul e Peshawar. Per raccontarne la storia secolare, i disegnatori e autori di G.I.U.D.A. scelgono di farsi accompagnare lungo la via da Alighiero Boetti, l'artista italiano le cui mappe in forma di arazzo, oggi esposte nei maggiori musei del mondo, furono realizzate dalle ricamatrici di Kabul. Nei giorni immediatamente successivi all'invasione sovietica dell'Afghanistan, Alighiero Boetti è costretto ad abbandonare la capitale afghana per trasferire la produzione degli arazzi oltre confine. Inizia quindi un viaggio durante il quale Boetti non potrà fare a meno di confrontarsi con quel paesaggio aspro e livido che è stato testimone silenzioso della vita di guerrieri, traditori, poeti, di antichi e nuovi profeti. Gli uomini delle tribù patane del Khyber Pass controllano dalle alture il passaggio della lunga colonna di profughi. I fucili non servono solo a fare scena.
Completano il quarto volume, "Antoine Doinel", l'omaggio alla celebre sequenza finale de I 400 Colpi di Francois Truffaut disegnato da Mara Cerri e Magda Guidi e il quarto episodio di "Ernesto", storia allegorica senza lieto fine disegnata da Ciro Fanelli. Concludono il volume il nuovo capitolo di "Piccola Gerusalemme", storia disegnata da Angelo Mennillo su sceneggiatura di Elettra Stamboulis, dedicato alla città di Salonicco, terra di incontri e scontri tra l'oriente e l'occidente, e "Iz Catalog Ex Area" la galleria delle illustrazioni a matita di Liliana Salone, magnifici rebus disegnati da un'immaginazione labirintica.
Formato: 165 x 240 mm Pagine: 120 Colore: B/n Caratteristiche: Brossurato
Se sei un'attivista per i diritti umani in Messico, la tua vita vale meno del proiettile che potrebbe ucciderti.
Lo stato messicano di Chihuahua e la città di Juárez sono famosi in tutto il mondo per essere dei focolai di violenza. I cartelli della droga e la corruzione nelle istituzioni producono ogni anno più omicidi a chihuahua che nel dilaniato Afghanistan. Grazie a una cultura dell'impunità, il 97 per cento degli omicidi resta senza colpevole. Ma nonostante questo clima di paura, un ristretto gruppo di attiviste per i diritti umani, rappresentato dall'avvocata Lucha Castro, lavora ogni giorno per identificare i killer e i funzionari corresponsabili. Questa è la storia di Lucha, illustrata in un bellissimo e al tempo stesso agghiacciante graphic novel, che ci consegna le storie di famiglie lacerate da sparizioni forzate e omicidi, e del coraggio di comuni cittadini che hanno trasformato il loro dolore in resistenza. Questo graphic novel è il primo di una serie che racconta l'impegno di attivisti in difesa dei diritti umani, in pericolo in tutto il mondo. Front Line Defenders spera che questo libro possa aiutare a generare una maggiore consapevolezza riguardo i rischi affrontati, non solo dalle donne attiviste nel nord del Messico, ma dai difensori dei diritti umani ovunque nel mondo.
Formato: 17X26 Pagine: 144 Colore: Colore Caratteristiche: Brossurato con alette
LA TOMBA DEGLI IMPERI
di Mark Sable, Paul Azaceta
9788869190155
17x26, B+al, 144 pp, col.
Afghanistan. Il corpo dei marines deve affontare un prolungato ed estenuante attacco dei guerriglieri talebani: è un inferno. Ma anche l'inferno può peggiorare se i morti tornano in vita.
La "tomba degli imperi", uno dei modi in cui viene definito l'Afghanistan, inespugabile prima per l'esercito britannico e poi a quello russo, rischia di essere invaso da un altro esercito, quello dei non-morti. Gli schieramenti nemici possono sconfiggere la nuova, terribile minaccia solo coalizzandosi e provando a sopravvivere alla famelica crudeltà del più temibile degli avversari.
La serie targata Image Comics, scritta da Mark Sable (Hazed) e disegnata da Paul Azaceta (Outcast), è un sofisticato racconto del terrore, molto acclamato dalla critica USA che va ad arricchire "Z - la più grande collana dedicata al mondo degli zombie".