Formato: 17X24 Pagine: 128 Colore: B-N Caratteristiche: BROSSURATO rilegato a filo, copertina a colori con alette
Il racconto narra la storia di Pietro Querini, gentiluomo e mercante veneziano, che nel 1431 partì da Candia (Creta) verso le Fiandre con la nave, la Gemma Quirina, carica di vino e spezie e con sessantotto marinai a bordo. Ma la Gemma Quirina non giungerà mai a destinazione, finirà invece alla deriva nellʼOceano Atlantico in pieno inverno. Dal naufragio si salvarono solo undici persone, che, redivive, furono accolte nellʼisola di Røst, nellʼarcipelago norvegese, a nord del circolo polare artico. Qui, nel freddo polare, Pietro Querini scoprirà lʼoro bianco ovvero il famoso baccalà, che, dopo un difficile e lungo viaggio di ritorno, prontamente importerà per primo a Venezia.
Sarà una scoperta che influenzerà e cambierà radicalmente gli usi e i costumi dellʼepoca, e persino il modo di na- vigare e viaggiare, rendendo al suo scopritore fama e riconoscenza. Riconoscenza giunta sino ai nostri giorni che identifica una regione, il Veneto, con uno dei suoi piatti più, il baccalà, appunto. Ad arricchire ulteriormente di contenuti questa edizione sono state inserite: una prefazione del conte Paolo Fran- cis Quirini di Santa Giustina, Patrizio Veneto, discendente diretto di Pietro Querini e per gli amanti della cucina alcune tipiche ricette del baccalà.
Pietro Querini, gentiluomo e mercante veneziano, nel 1431 partì da Candia alla volta delle Fiandre sulla nave Gemma Quirina, carica di vino e spezie, con un equipaggio di sessantotto marinai. Ma la Gemma Quirina non giunse mai a destinazione. Dopo una deriva nellʼOceano Atlantico in pieno inverno, Pietro Querini e altri dieci superstiti, furono accolti sullʼisola dellʼarcipelago norvegese Røst, a nord del circolo polare artico. Fu qui che Pietro Querini scoprì lʼ«oro bianco» ovvero il baccalà, che, dopo un difficile e lungo viaggio di ritorno, comincerà a far conoscere ai veneziani.
La sua scoperta influenzerà molto non solo gli usi e i costumi ma persino il modo di navigare di tutta un'epoca. Il romanzo a fumetti di Paolo Cossi, permette di rivivere questo «capitolo minore» della storia dei viaggi e delle esplorazioni. Arricchiscono il volume una prefazione del conte Paolo Francis Quirini di Santa Giustina – Patrizio Veneto, Cava- liere ereditario di San Marco e di Stola dʼoro, discendente diretto di Pietro Querini –, alcune ricette per cucinare il baccalà e una cartina storica.
AKAME
THE RED EYES
di Sanpei Shirato
13x18, B, 188 pp, b/n
Nel Giappone medievale, il signore feudale Nobuhira regna da autentico tiranno sul suo dominio compiendo ogni genere di sopruso sui contadini. Ne uccide alcuni per mero divertimento, per testare l'efficacia della lama della sua spada e per generare un clima di terrore che spinga gli altri agricoltori alla cieca obbedienza. Questi sempre più ridotti alla fame, si vedono costretti a versare tributi in riso sempre più alti, a loro estorti attraverso metodi coercitivi, il rapimento delle donne o la cattura di ostaggi ma tutti i loro tentativi di rivolta vengono soffocati nel sangue sul nascere.
Un giorno, però, fa la sua comparsa in quelle terre un monaco menomato, che attribuisce quei nefasti eventi alla maledizione dei venerabili akame, che in realtà sono normalissimi conigli, alimento principale della popolazione del luogo.
I conigli diventano così oggetto della venerazione dei contadini, che ne invocano la protezione, cosa non vista però di buon occhio dal feudatario...
ANARCHIK
nasce poco prima del
1968 dalla matita di Roberto Ambro
-
soli, e diventa subito il personaggio
iconico per eccellenza dell'anarchismo
a livello mondiale. La quasi totalità
delle tavole è apparsa e continua ad
apparire mensilmente nella rivista
anarchica "A", edita a Milano e diffusa
nel mondo.
Irrispettoso, irriverente, antimilitari
-
sta, sarcastico, quasi disilluso, ma mai
domo, ostile ad ogni autorità costituita,
Anarchik ha una particolare antipatia
per i preti di ogni genere.
Questo libro costituisce la prima rac
-
colta di gran parte delle vignette ap
-
parse su "A" dal primo numero
(febbraio 1971) al n. 433 (aprile 2019).
Assolutamente il peggio. Quasi mezzo
secolo di carsica presenza sovversiva
e di ironia libertaria contro le ipocrisie,
le ingiustizie e la criminalità del potere
Roberto Ambrosoli
(Milano 1942) sen
-
sei (maestro) di karate, 3° dan. È stato
docente di microbiologia agraria presso
l
ʼ
Università di Torino. Ha tre figli, due –
Alessandro e Daniele – nati dall
ʼ
unione
con la compagna Elvira, uno – Anarchik
– nato dalla relazione con il compagno
Amedeo.
Formato: 13x18 Pagine: Colore: B/n Caratteristiche: Brossurato con sovraccoperta
Una misteriosa minaccia incombe sull'universo di Matsumoto. Trasportati su possenti note wagneriane, Harlock ed il suo equipaggio intraprendono un epico viaggio ripercorrendo la Saga dei Nibelunghi. Harlock, come Günter, è alla ricerca dell'«oro del Reno» col quale potrà essere forgiato il mitico anello che porterà il potere supremo a chi ne entra in possesso.
Attraverso le galassie, il nobile Capitano si trova ad affrontare una delle sfide più difficili cercando di far prevalere le ragioni della giustizia contro la brama di potere.
Leiji Matsumoto, nato a Kurume nel 1938, sviluppa molto precocemente l'interesse per il disegno, e all'età di quindici anni vince un concorso grazie al quale pubblica, nel 1954, il suo primo fumetto di successo, Le avventure di un'ape, su «Manga Shônen». Attira rapidamente l'attenzione del grande pubblico con i fumetti apparsi su riviste femminili, e poi con la serie di fantascienza Sexaroid (1968).
Inconfondibili per lo stile grafico romantico- barocco, gli universi da lui creati risentono molto dell'esperienza tragica della Seconda guerra mondiale, e mettono in scena il degrado morale e materiale di società postatomiche in cui longilinei e affascinanti personaggi sopravvivono spersi negli oceani infiniti dello spazio.
A partire dagli anni Settanta, Matsumoto lavora anche nell'animazione: supervisiona l'adattamento della Corazzata Spaziale Yamato nel 1974 e quella di The Cockpit nel 1993, ma il successo internazionale è decretato dal manga-movie Capitan Harlock, una rivisitazione in chiave fantascientifica della saga wagneriana dei Nibelunghi.
Ha suscitato scalpore sulla scena mondiale la sua collaborazione con i Daft Punk per il film musicale d'animazione Interstella 5555 (2003).